Il titolo – preso a prestito da un affascinante libro di Maurizio Bettini – condensa alcuni motivi topici: il doppio, replica della persona amata e proiezione del proprio desiderio che dà origine al simulacro in cui il flusso della passione amorosa viene eternato, ma anche raggelato nella dimensione estetica.
Il movimento non è mai a senso unico: così accade che lo specchio dell’arte divenga a sua volta ispiratore vivificante per la creazione e che la musa ispiratrice sposti ininterrottamente i confini tra arte e vita, tra fissità della forma e mobilità del flusso vitale, facendosi anche veicolo della sublimazione della biografia dell’artista entro la sfera estetica.
Tra i diversi fili inseguiti dai vari contributi contenuti nel volume spicca quello dell’identità, vista attraverso il rispecchiamento della musa in cui si proietta l’artista; percorsi ambigui e rovesciamenti simmetrici si insinuano nelle relazioni tra artefice e modello e il tema si fa inquietante quando lo sguardo dell’artista libera il potenziale di annientamento della musa amante, ma anche quando le sue ossessioni creano figure fantastiche, dove lo scarto tra immaginario e presenza reale si fa incolmabile e a sua volta generatore di fantasmi.
Il volume contiene, tra gli altri, contributi di: Maurizio Bettini, Adone Brandalise, Alessia Castellani, Cristina Grazioli, Marino Niola, Farah Polato, Elena Randi, Maria Tasinato.
2009, pp. 352
ISBN
978-88-7115-621-7
€ 25,00 € 23,75
Il ritratto dell’amante
L’artista, la musa, il simulacro
a cura di
Saveria Chemotti insegna presso il Dipartimento di Italianistica dell’Università di Padova.
Cristina Grazioli, Farah Polato, Rosamaria Salvatore insegnano e svolgono attività di ricerca presso il Dipartimento di Discipline linguistiche, comunicative e dello spettacolo (Sezione Spettacolo) dell’Università di Padova.