Gli studi d’artista, luoghi ammantati da un’aura magica, quasi alchemica, sono tra i beni più difficili da conservare e idealmente collocare, sospesi in una dimensione tra il materiale e l’immateriale. Nelle loro stanze, il momento creativo si mescola a brani di vita vissuta, a riferimenti culturali e oggetti-feticcio, a opere compiute e ad altre in corso di lavorazione. Un viaggio nel cuore segreto di questi spazi consente dunque di respirare l’atmosfera che ha visto il nascere dell’opera d’arte, offrendo uno sguardo inedito, dietro le quinte, sulla storia dell’arte.
A partire dagli atelier ancora esistenti, e dalla documentazione che consente di ricostruire quelli scomparsi, si è potuto delineare i caratteri e le principali declinazioni di un fenomeno che, in tutto il Veneto, nel Novecento, ha assunto dimensioni considerevoli, ma la cui sopravvivenza risulta precaria.
Ampio spazio viene dedicato a Padova, in cui si trovavano lo studio – smantellato ma ancor vivo nella memoria di molti – di Paolo
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