Astronomia, diritto, economia, medicina: Mikołaj Kopernik, Nicolò Copernico, seppe muoversi tra discipline e saperi diversi impersonando con i suoi studi, condotti tra Polonia e Italia, una cultura eclettica tipicamente rinascimentale. Il suo nome, però, si lega inestricabilmente alla moderna teoria eliocentrica del sistema solare, alla quale lavorò fin dai primi anni del Cinquecento e che diede alle stampe l’anno della sua morte, innescando un completo cambio di paradigma negli studi astronomici e filosofici.
Una teoria nata anche tra le aule dell’Università di Padova – uno dei centri accademici e culturali più vivaci in Europa grazie a quell’universo di saperi tra loro mescolati e interconnessi che si apprendevano all’interno dell’Universitas artistarum – che lo studioso frequentò per tre anni, tra il 1501 e
il 1503, diventandone il suo più illustre alunno.
In occasione del 550° della nascita, ripercorrendo lo “stato dell’arte” dei saperi coltivati da Copernico, muovendosi tra analisi dell’opera copernicana in rapporto con quella di importanti figure come Galileo o Paolo Sarpi, ma anche di altri nomi meno noti, e consegnando così al lettore vividi ritratti
di una Padova in fermento nei primi anni del Cinquecento, il volume ripercorre la vita e l’opera del genio polacco, presentando ipotesi sul ruolo che l’ambiente culturale patavino può aver avuto per la genesi della “rivoluzione” concettuale che ridisegnò le sorti della moderna civiltà, europea e non solo.
«Totus mundus commutatur»
Copernico e l’Università di Padova
Vincenzo Milanesi (Brescia 1949) è professore emerito di Storia della filosofia morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Padova, di cui è stato Preside dal 1988 al 1997. È stato anche Presidente della Conferenza Nazionale dei Presidi delle Facoltà di Lettere e Filosofia dal 1994 al 1997. Dal 2002 al 2009 è stato Rettore dell’Università di Padova e dal 2012 al 2019 Direttore del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia applicata (FISPPA) della stessa Università. Per quanto riguarda la sua attività scientifica, si è occupato prevalentemente di etica filosofica in età moderna e contemporanea, con particolare riferimento all’area anglosassone e al pensiero italiano di ispirazione positivistica e pragmatista del Novecento. È socio dell’Accademia Galileiana di Scienze Lettere ed Arti di Padova e della Société Européenne de Culture.
Indice
- Cristina Tommasi, «Ego Nicolaus Copernik, canonicus et scholasticus»
- Francesco Piovan, Copernico a Padova (1501-1503): qualche postilla
- Mirosław Lenart, Maciej da Miechow e la scuola astrologica di Cracovia a cavallo tra il XV e il XVI secolo
- Veronica Gavagna, Il sapere matematico nell’area veneta al tempo di Copernico
- Giancarlo Truffa, L’astronomia-astrologia all’Università di Padova tra Quattro e Cinquecento
- Elide Casali, Da Domenico Maria Novara al De sorte hominum. L’astrologia in Italia dal Quattro al Cinquecento
- Fabio Zampieri, Alberto Zanatta, Gaetano Thiene, Arte medica ed epidemie al tempo di Niccolò Copernico, studente a Padova
- Sofia Talas, Astrolabi e sfere armillari al tempo di Copernico: fra matematica pratica e arte
- Stefano Gulizia, Dossografia e sapere pliniano negli anni padovani di Copernico
- Pietro Daniel Omodeo, Razieh S. Mousavi, Una teoria planetaria post-copernicana in lingua volgare nel tardo Cinquecento italiano. Il Delle revolutioni delle sfere celesti libri IX di Giulio Cesare Luchini
- Matteo Cosci, Il Copernico del “primo” Galileo
- Stefano Gattei, Paolo Sarpi lettore di Copernico. La progressiva adesione all’eliocentrismo nei Pensieri naturali
- Valeria Zanini, Simone Zaggia, La diffusione del sistema copernicano a Padova, da Galileo alla fondazione della Specola
- Roberto Ragazzoni, Copernico: 50 Years of Starlight Gathering
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