Paradosso. Rivista di filosofia, 2023/1

La contingenza dell’incontro

Pensare l’evento tra filosofia e psicoanalisi

Nel Seminario XX del 1972-1973, intitolato Ancora, lo psicoanalista francese Jacques Lacan affronta la questione dell’incontro d’amore nel segno della “contingenza”. Se Freud aveva inteso l’amore prevalentemente in chiave platonico-hegeliana, come passione narcisistica che permette al soggetto di ricomporre – attraverso l’Altro – una propria unità immaginaria, Lacan sviluppa in questo Seminario la teoria della contingenza dell’incontro d’amore, riformulando in modo originale le categorie modali della logica di Aristotele: necessità, impossibilità, contingenza.
L’intervista a Massimo Recalcati che sugella questo numero illustra la logica della contingenza elaborata da Lacan, mostrando come l’evento dell’incontro possa disinnescare il determinismo causale della necessità. Nei saggi che la precedono, filosofi, psicoanalisti e teologi di varia provenienza si confrontano secondo prospettive differenti con questa dimensione. Dimensione inconscia che sospende il senso e si dà come sorpresa, folgorazione, imprevisto. L’evento che sorge nella contingenza introduce una temporalità altra, capace di scardinare ogni ordine deterministico della storia. Tyche è accadimento sempre singolare, irriducibile al sistema, interruzione enigmatica e radicale del circuito della ripetizione, irruzione del nuovo.

Massimo Recalcati, filosofo e saggista, è lo psicoanalista che più ha contribuito alla trasmissione del pensiero di Jacques Lacan in Italia. È membro della Società Milanese di Psicoanalisi, direttore dell’Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata di Milano e fondatore di Jonas (Centro di Clinica Psicoanalitica per i nuovi sintomi). Ha insegnato nelle Università di Urbino, Bergamo, Losanna e Pavia, e attualmente presso l’Università di Verona e allo Iulm di Milano. Ha condotto vari programmi televisivi, tra cui: L’inconscio dell’Opera (Sky Arte, 2016); Lessico famigliareLessico amoroso Lessico civile (Rai 3, 2018-2020). Nel 2017 gli è stato conferito il Premio Hemingway “Testimone del nostro tempo”. Nel 2018 ha ricevuto l’Ambrogino d’oro della città di Milano. Collabora con «la Repubblica» e con «La Stampa». Fra le sue ultime pubblicazioni: Ritorno a Jean-Paul Sartre. Esistenza, infanzia e desiderio (Einaudi, 2021), Esiste il rapporto sessuale? Desiderio, amore e godimento (Raffaello Cortina, 2021), La legge della parola. Radici bibliche della psicoanalisi (Einaudi, 2022), La luce delle stelle morte. Saggio su lutto e nostalgia (Feltrinelli, 2022) e Il lapsus della lettura. Leggere i libri degli altri (Castelvecchi, 2023).
 
Cristina Guarnieri, dottore di ricerca in Filosofia alla “Sapienza” Università di Roma, è direttrice editoriale di Castelvecchi e docente di Filosofia e Letteratura presso il Master “Knowledge Art Interiority” della Scuola monastica “Sinclètica” di Montserrat. Dal 2010 al 2015 è stata direttrice editoriale di Editori Riuniti, per cui ha ideato la collana Asce (Premio Maggiore per la Traduzione del Ministero della Cultura). È autrice del libro Il linguaggio allo specchio. Walter Benjamin e il primo romanticismo tedesco (Mimesis, 2009) e curatrice di vari libri-intervista tra cui: José Mujica, La felicità al potere (Castelvecchi, Top Ten Saggistica 2014) e Teresa Forcades, Siamo tutti diversi. Per una teologia queer (Castelvecchi, 2016). Con Laura Sanò ha curato il primo volume delle opere complete di Rachel Bespaloff, L’eternità nell’istante. Gli anni francesi (1932-1942) (Castelvecchi, 2022). Ha pubblicato vari saggi su riviste italiane e internazionali e partecipato a diversi convegni in Italia e all’estero. Traduce da varie lingue, dirige numerose collane ed è membro dell’Associazione Lacaniana Internazionale di Roma .
 
Giuseppe Armogida, dottore di ricerca in Filosofia e Teoria delle scienze umane presso l’Università di Roma Tre, insegna Estetica all’Accademia di Belle Arti L’Aquila e alla NABA di Roma. I suoi interessi di ricerca riguardano la tradizione neoplatonica, il dibattito contemporaneo sulla teoria dell’immagine e quello sui diversi destini (analitici e continentali) dell’ontologia. È membro del Comitato scientifico di «Cromie. Collana di psicoanalisi e arte» (Castelvecchi) e redattore delle riviste «Paradosso. Rivista di filosofia» e «Frontiere della psicoanalisi». Oltre a diversi saggi apparsi in volumi e riviste, ha pubblicato Timeo simulacra. Filosofia e traduzione (Stamen, 2014), Infinito confine. Plotino e il pensiero dell’Uno (Mimesis, 2018) e Roma nuda. 60 conversazioni sull’arte (Miniera, 2020).

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