Le prime elezioni fasciste del 1924, il delitto Matteotti, l’avocazione delle responsabilità morali da parte di Mussolini: sono passati ormai cento anni dagli avvenimenti che in Italia contribuirono non poco a far deflagrare la dittatura fascista, dando avvio al Ventennio che portò il paese alla Seconda Guerra mondiale. Da allora innumerevoli studi hanno analizzato quanto accaduto, la storia e le caratteristiche del regime nonché le sue responsabilità.
Austerità, bonifiche e... carcadè. L’economia ai tempi del Duce si inserisce in questa corrente, ponendo l’accento su un tema poco frequentato: le politiche economiche portate avanti dal governo Mussolini. Politiche che si rivelarono fondamentali per la gestione e il mantenimento del potere, così come per la sua disfatta, quando, sfuggite di mano al fascismo, prestarono il fianco ai primi scioperi e alle agitazioni operaie, chiave di volta per il ricompattamento dell’opposizione antifascista e l’inizio della Resistenza.
Un volume che ha riflessi anche sull’attualità. Da un lato, molti degli argomenti oggi propagandati dai nostalgici (tra tutti “Mussolini ha fatto anche cose buone”) hanno una matrice economica. Dall’altro, la forma mentis “tecnocratica” (fondata su liberismo e austerità) degli economisti liberali che un secolo fa influenzò lo sviluppo del fascismo non si è mai sopita del tutto, riemergendo a fasi alterne fino ai giorni nostri. Da qui il tentativo di analizzare la storia economica dell’Italia lungo il Ventennio, con un focus sulle personalità più illustri in quest’ambito, a livello ministeriale e non solo. Non sempre allineate con Mussolini e talvolta, proprio per questo, in grado di offrire un grande contributo al nostro paese.
Austerità, bonifiche e... carcadè
L’economia ai tempi del Duce
Prefazione di Diega Crivellari
Stefano Chiarelli nasce a Rovigo nel 1991 e vive da sempre ad Adria, la porta del Delta del Po. Laureato in Comunicazione, lavora nella pubblica amministrazione ed è giornalista professionista (scrive per «La Voce di Rovigo», dopo aver collaborato con «Il Resto del Carlino» e «Rovigo in Diretta»).