Costantino Dardi

Forme dell’infrastruttura

Nella complessa e innovativa ricerca sviluppata da Costantino Dardi il progetto delle infrastrutture della mobilità permane come tema costante, impegnando questo Maestro dell’architettura italiana dai tardi anni Sessanta, caratterizzati dalla costruzione delle reti autostradali nazionali, fino alle successive grandi prove concorsuali.
Dapprima a fianco di Giuseppe Samonà, quindi interno al veneziano Gruppo Architettura, poi attivo a Roma, sempre attento interlocutore delle arti visive, del cinema, dell’archeologia, acuto interprete delle nuove scale territoriali dell’architettura, Costantino Dardi riconduce gli elementi costitutivi del progetto infrastrutturale alle radici compositive e figurative dell’architettura, declinandoli entro un’anticipatrice consapevolezza del loro ruolo come elementi della scrittura estetica dei paesaggi culturali contemporanei.
La sequenza dei progetti qui presentata è strutturata in due parti temporalmente consecutive. La prima è dedicata alla collaborazione con Agip, intensa nel quinquennio 1968-1973 e aperta dai concorsi aziendali condotti nel segno della ricerca di qualità architettonica e d’innovazione tecnologica come risposta alle nuove condizioni sociali e culturali della mobilità, progressivamente di massa. La seconda, accogliendo sollecitazioni diverse per scala e committenza, indaga il vasto nuovo mondo delle reti e dei nodi infrastrutturali: ponti e strade, stazioni e aerostazioni, depositi e nodi scambiatori... Le figure primarie, i cubi e le cavee attorno ai quali si articola l’aggiornata complessità funzionale dei servizi, le sapienti variazioni compositive, l’interrogazione tra forme dei luoghi e figure dei manufatti, tra innovazione e tradizioni costruttive – dati lontani dalla vulgata dell’ingegneria infrastrutturale – collocano questa importante sequenza di progetti nella tradizione classica e nel cuore identitario dell’architettura italiana.
La sperimentazione e l’invenzione raccontate nelle schede dei progetti ci restituiscono la figura di Costantino Dardi, instancabile ricercatore attivo nel dibattito italiano come progettista, docente, intellettuale.

Claudio Mistura (1982), architetto paesaggista, si è formato all’Università Iuav di Venezia dove svolge attività didattica e di ricerca, collaborando ai corsi di Composizione architettonica e Architettura del paesaggio. Ha curato mostre di architettura, tra le quali “Lo sguardo di Nino Dardi sulle infrastrutture”.

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